Thursday, March 02, 2006

i giorni dell'avvento


comincio distrattamente a ripercorrere e sfrucugliare la memoria alla ricerca di lontani (o vicini) dischi che hanno cambiato il mondo (il mio, certo!) e ratto (nel senso di veloce) s'accosta il volto del qui presente.
in quel tempo non si faceva altro che attendere che finisse la disperazione e con essa i terribili anni '80 (ma le due cose non sono troppo svincolate), si guardava lo stillicidio dei giorni nell'attesa delle terre promesse dei '90 e del nuovo rinascimento del secolo accorrente. la politica era morta da tempo, Craxi rappresentava veramente il peggio e non sapevamo davvero cosa ci stava aspettando, Reagan era quello prematuramente citato dai Dead Kennedy e non sapevamo davvero cosa ci stava aspettando. mi affogavo in un minestrone di vagabondi del dharma, uomini traformati in insetti e impazzivo a trovare un senso a quell'orribile musica che invadeva i padiglioni. e allora si correva all'indietro soli e incerti, si correva alle avanguardie e non si era ancora adulti per comprendere cos'è un classico, si alzavano gli occhi sotto le stelle del jazz ma l'alfabeto era monco e i gangli piccoli virgulti. e sani istinti (non tutti propriamente intellettuali) e sana voglia di thc e sana fiducia nel primo messia che ci avrebbe indicato (anche mentendo) la strada. e si attendeva il nuovo, nuovo il volto, nuovo il suono e nuove le parole... e invece nella primavera del 1989 esce New York del qui presente e niente fu più come prima. il rock nasceva e moriva definitivamente allora e non ci sarebbe stato ritorno, niente, come scriveva il nostro sulle note di copertina, può battere due chitarre un basso e una batteria, era la parola fine a decenni di tentativi di trovare la formula aurea per scrivere rock. non sarò certo io a scriverne una recensione e neppure a consigliarne l'acquisto e che ho un vago sentore che io lui ci rivedremo presto... (fine della prima puntata)

16 Comments:

Blogger _ said...

complimenti per la foto.

3:37 PM  
Anonymous Anonymous said...

ora mi sovviene... è la foto che abbiamo sottratto agli archivi della cia, in quella missione sulla costa est del '92

12:16 AM  
Blogger Morphine said...

Che eloquio Press... Sono commosso..."Portatemi gli affamati, gli stanchi, i poveri e piscierò loro addosso" (Statue of Bigorty). E' allora probabile che ci si veda in Romagna domani sera...
@crown: sì, la foto è proprio quella

7:51 AM  
Blogger dust said...

sono mesi che ci penso.. ma.. ma...alla fine ho deciso di disertare il tour di Lou Reed.. sbaglierò? Sbaglierò senz'altro ma.. ormai è fatta. Ho già un biglietto in tasca per la Sanzio a Cesena.. Però Ravenna non è poi così lontana da lì.. forse, ma no via, dopo lo spettacolo quando troverò il posto, se lo troverò, sarà già iniziato il concerto, poi non so bene la strada.. mi faranno entrare lo stesso??? Pressapoco aiutami tu!

9:43 AM  
Blogger _ said...

diserto anch'io. preferisco ricordarmelo a new york nel '92

10:56 AM  
Blogger _ said...

press... morphine?! com è andata la trasferta in romagna? come si è comportato il vecchietto?

8:27 AM  
Blogger Morphine said...

@crown: ma sai che mi ha un po' deluso? I primi due pezzi (Paranoia key of E e The sword of Damocles) non si sentiva un cazzo, poi è un po' migliorato l'impianto ma l'acustica di 'sto postaccio a Ravenna fa schifo. Comunque, 11 pezzi in tutto, nessuno memorabile (a parte, forse, Street Hassle e Why do you talk) e nemmeno un pezzo da Berlin, Transformer, New York o i Velvet, tranne un bis buttato via in tre minuti di Sweet Jane. Insomma, se andavo a Piacenza al concerto degli Unbelievable Big Dicks mi divertivo di più...

2:47 AM  
Anonymous Anonymous said...

@morphine: io non posso dire dov'ero sabato altrimenti salta la copertura. cmq tornerò a vedere il vecchio tossico dal vivo in occasione del suo settantesimo compleanno...

4:22 AM  
Anonymous Anonymous said...

@tutti i calamari di buona volontà...
morphine non ha sbagliato una virgola a proposito del nostro sacerdote e come volevasi dimostrare nel post il concetto è puramente questo: il r'n'r è morto e con new york (ossia quella è la parola fine... un po' come faceva kubrick con i suoi simpatici argomenti) e pensare che lo stesso assassino te lo voglia riproporre ha della pantomima. ma il mito non si tocca! band dalle mille potenzialità al servizio di un'ego smisurata e incapace di condurla ovunque... un po' come prendersi un jumbo per andare dal lattaio! e quella sweet jane! terribile! l'entusiasmo era lo stesso che ci metto io a fare il collaudo dell'auto... mi scoccia ma lo devo fare! mi dispiace per i foruncolosi con le maglie dei VU ma i paganti (non tutti...) erano 2200! si può fondare un partito! ma lou reed resta quello della foto... il r'n'r è morto, viva il r'n'r!

5:29 AM  
Blogger _ said...

2200 paganti non sono un cazzo con quel che costa. se i dati sono giusti, un fallimento.

8:34 AM  
Blogger Morphine said...

@chris: ma chi sei? Un esperto di locali/concerti?

10:32 AM  
Anonymous Anonymous said...

2200x30 fa 66000.. quanto può costare Lou??
dust

11:12 AM  
Blogger _ said...

@morphine: sì, mi occupo di piccole produzioni indipendenti a ravenna. bronson produzioni. mai sentito?! vi tengo monitorati da quando avete scritto quello stupendo post su linda perhacs. adoro quell'album

11:13 AM  
Blogger Morphine said...

@chris: ma dai?? Tu sei il tipo del Bronson? Noi siamo venuti giù un paio di volte a dei concerti!! Come Okkervil River e Swearing at Motorists.. Bravo, stai facendo un gran lavoro in quel paesino!

1:32 AM  
Blogger pressapoco said...

sappiamo che non è elegante fare i conti in tasca agli altri e dopotutto chissenefrega... a meno che questo tale chris (ma è quello del bronson veramente?) non viva quella strana complessione psicologica che recita "o lo organizzo io, oppure non esiste"... volevo solo ricordare a dust e agli astanti tutti che vi erano sì molti biglietti a 30 euro, ma tutta la platea viaggiava a 40/50 e quindi quel piccolo conticino va incrementato... resta l'amarezza del concerto e l'invidia per mr.crown (che allah lo benedica!) che lo vide a NY. la mia era un'esca per tirarvi fuori recensioni (o quant'altro) dei dischi formanti la vostra educazione sentimentale, ma vedo che ho mosso solo acque managerial/organizzative... a proposito quand'è che i calamari andranno in gruppo a far visita a questo bronson di chris... è lontano? dall'alto scende virtù...

2:02 AM  
Anonymous Anonymous said...

ola press ben alzato. hai ragione, pur di non affrontare i ricordi ci si rifugia sempre in miseri banalissimi conti... nelle tasche degli altri

2:32 AM  

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