Louis Cyphre & Co.
quand le ciel bas et lourd pèse comme un couvercle
sur l'esprit gémissant en proie aux longs ennuis,
et que de l'horizon embrassant tout le cercle
il nous verse un jour noir plus triste que les nuits...
...quando i pensieri rigirano sinistri e tortuosi attorno se stessi, come cani alla catena, e suonano di ruggine e digrignare di denti. quando non ricordi che giorno possa essere e in quale parte della città ti svegli, di chi questa stanza e come ci sei finita. quando i pusher si scannano per il tuo territorio e l'orizzonte più ampio sono i bordi di uno specchio sdraiato, uno specchio che riflette a stelle a strisce l'immagine slabbrata del tuo volto. quando la frenesia e il freddo prendono gli zigomi e li tormentano di febbre e metallo, e il sapore in gola si fa amaro e secco, il cuore, i fremiti e gli spasmi. quando il ricordo è perduto e il futuro più probabile è riuscire a raggiungere il bagno in tempo, per svuotare e ricominciare, fra il sudore e macchie rapprese di chissà cosa. quando il sesso duole e i graffi friggono come di sale e acido e nell'oscurità altre mani gelate ti ritrovano e ti strattonano, ti frugano senza trovare il principio e la fine. quando le parole non servono proprio a niente, e dal pozzo non si vede che un pendolo che cigola, che dondola come un appeso al ritmo oramai stupido di una tua canzone che suona nell'altra stanza, che riconosci e non vorresti ascoltare ancora. quando Mr. Louis Cyphre ti offre i suoi servigi e attende solamente che tu scenda ai piani bassi per firmare l'accordo. quando è così...
sur l'esprit gémissant en proie aux longs ennuis,
et que de l'horizon embrassant tout le cercle
il nous verse un jour noir plus triste que les nuits...
...quando i pensieri rigirano sinistri e tortuosi attorno se stessi, come cani alla catena, e suonano di ruggine e digrignare di denti. quando non ricordi che giorno possa essere e in quale parte della città ti svegli, di chi questa stanza e come ci sei finita. quando i pusher si scannano per il tuo territorio e l'orizzonte più ampio sono i bordi di uno specchio sdraiato, uno specchio che riflette a stelle a strisce l'immagine slabbrata del tuo volto. quando la frenesia e il freddo prendono gli zigomi e li tormentano di febbre e metallo, e il sapore in gola si fa amaro e secco, il cuore, i fremiti e gli spasmi. quando il ricordo è perduto e il futuro più probabile è riuscire a raggiungere il bagno in tempo, per svuotare e ricominciare, fra il sudore e macchie rapprese di chissà cosa. quando il sesso duole e i graffi friggono come di sale e acido e nell'oscurità altre mani gelate ti ritrovano e ti strattonano, ti frugano senza trovare il principio e la fine. quando le parole non servono proprio a niente, e dal pozzo non si vede che un pendolo che cigola, che dondola come un appeso al ritmo oramai stupido di una tua canzone che suona nell'altra stanza, che riconosci e non vorresti ascoltare ancora. quando Mr. Louis Cyphre ti offre i suoi servigi e attende solamente che tu scenda ai piani bassi per firmare l'accordo. quando è così...
2 Comments:
pleased to meet you
hope you guessed my name
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