Wednesday, November 01, 2006

ben vida

Kamakura! Dov'è Kamakura? Ovunque sia, il viaggio per raggiungerla ha il suono etereo dei Town and Country di Ben Vida. Il luogo dev'essere diafano, celato e irraggiungibile. Oltre la civiltà del silicio e prima che tutto ebbe inizio. La scena è di un mattino primordiale, pastorale. Qualcosa di ancestrale come le atmosfere di C'mon (2002). Solamente un passaggio, uno dei tanti nella carriera del musicista di Minneapolis. La sua discografia è stratificata, sovrapposta come lo sono le sue collaborazioni e i suoi progetti. Le ascendenze nobili e gli orizzonti più ampi dello sguardo. Lui cita Morton Feldman e Derek Bailey, Erik Satie e Terry Riley, ma sono certo che nel suo lettore sta permanendo da molto tempo un ritmo africano o qualche raga indiano. Chitarrista sfuggente e irrequieto, polistrumentista e curioso sperimentatore. Nel 2000 incide Mpls per Boxmedia. Solamente chitarra acustica e un tributo alla tradizione folk blues americana, ma le strutture e gli approcci ricordano la musica contemporanea. Ma è nel 2004 che approda alla Kranky è fa uscire il suo progetto solista a nome Bird Show. Prima Green Inferno e nella primavera di quest'anno il gioiello che è Lightning Ghosts. Ho scovato da qualche parte in rete la definizione di trippy... magari tr(h)ippy è anche meglio; ma quello che è realmente difficile è collocare questo disco all'interno del nostro immaginario sonoro. Acustico e elettronico talmente compenetrati da restituire davvero una dimensione nuova. Fields recordings e tamburelli berberi insieme a poliritmie africane, la chitarra filtrata e suoni di piccoli ciondoli e ninnoli... una cornamusa attraversa il campo (lo dicevo io che era pastorale!) occupato da una visione onirica e psichedelica. Ma è la leggerezza di questo disco a lasciare stupiti. L'elevazione e la purezza di un rito mistico e ancestrale. Uno dei miei dischi per quest'anno.
Ben Vida aprirà la prima serata del [2days)weird(event] insieme a Lichens. I calamarineri insieme a BronsonProduzioni e Diego&Kekko cureranno la serata. Venerdì 3 novembre. Imperdibile. Poi parleremo anche di un sabato muliebre e che si preannuncia straordinario...

11 Comments:

Anonymous Anonymous said...

cura al curaro

2:59 AM  
Blogger Morphine said...

stavolta ci sarò, giuro

3:06 AM  
Anonymous Anonymous said...

affezionati frequentatori del blog dei calamari,spero proprio di vedervi in molti. presenti. un po' di curiosità per dio!

3:19 AM  
Blogger Morphine said...

ma veramente!! Qua stiamo parlando del meglio mondiale della musica d'avanguardia!
E' facile andare a vedere Micah, grazie! Qui vi voglio. Se no niente Early day miners...

5:02 AM  
Anonymous Anonymous said...

Sarà stata quella parrucca afrikaaner o quelle mani grandi, non so. Magari sarà stato quel modo di servir Carlsberg's come fossero preziosi assist 'no-look', o come funabolici halley hoop serviti su vassoi d'argento... ma questo barman, in questo piccolo locale di provincia, mi ricorda qualcuno.
Qualcuno che ha sempre onorato la casacca degli Utah Jazz. Qualcuno che risponde al nome di Karl Malone. Qualcuno che che risponde al soprannome di...
a voi.

3:12 PM  
Anonymous Anonymous said...

ecco chi era quel tipo, o forse solo chi mi ricordava, ero indeciso tra collovati e karl malone.

4:47 PM  
Blogger dust said...

"..We continue to proudly and precociously declare that if you're going to spend money on music every once in a while, you should spend that money on albums made by small independent labels who are determined to remain that way, who are guided by some ethical and political principles when it comes to production and distribution, and whose economics are founded on the idea that even a couple thousand record sales can generate a small surplus for the artist. In other words, labels like us, who have no choice but to sit out of most of the promo/media/publicity games that increasingly drive the music industry - a choice made easier by the infuriating transparency and shamelessness of these games, which as always conspire against substantial, critical engagement with recordings and their origins, and reinforce the laziness, apathy and dismissive sense of privilege that afflict so many bands, music publications and journalists. Of course, we're not talking about YOU. It's those other folks who piss us off.."
Constellation Recors

3:42 AM  
Blogger Cosucce Psicotrope said...

mi sa che non scendo....:((
dovrei farmi una nuova trasferta in solitaria!!

però ho visto che più avanti la Carla viene anche a verona....

6:34 AM  
Blogger _ said...

ah peccato. ero curioso di vederti arrivare in quel del bronson...
sarà per la prossima allora.

6:51 AM  
Anonymous Anonymous said...

Jelly Roll Morton, Marty Feldman and Pullovati are the new loud, I'll be there with tutto il mio entusiasmo

9:40 AM  
Blogger _ said...

voodoo!!!

4:56 PM  

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