il calamaro bruno. seconda parte
i calamari neri intervistano bruno dorella. seconda parte.
CM: Quali sono le principali caratteristiche della città che ti hanno spinto a trasferirti a Berlino?
BD: E' molto economica, circa la metà di Milano. E' molto viva, circa il quadruplo di Milano. Io e Stefania volevamo cambiare, come facciamo ogni 2-3 anni, per sentirci vivi. Da Milano siamo passati alla Lomellina, poi ancora a Milano, poi l'entroterra ligure, poi ancora Milano. Questa volta volevamo andare in una grande città estera. Esclusi gli USA per motivi politici, rimanevano Londra (troppo costosa e antipatica, e poi troppi Inglesi...), Parigi (non molto meglio di Milano in fondo), e Berlino, che ci è parsa la soluzione migliore.
CM: So che non è molto che vivi a Berlino ma hai già consigli o suggerimenti per costruire una sorta di percorso o mappa per chi voglia visitare la città dal punto di vista dell'arte e della musica contemporanea (locali, gallerie, negozi, etichette interessanti..)?
BD: Fondamentalmente tutta la vita artistica si svolge tra Mitte, Prenzlauerberg, Kreuzberg e Friederikshain. Sono quartieri confinanti che si girano tranquillamente in bici, a piedi o coi mezzi pubblici (che funzionano bene o male tutta la notte). Qui nascono di continuo locali, bar, gallerie, situazioni. Basta andare in giro e si trovano stimoli nei posti più incredibili. Nella soffitta di una casa può sorgere un tattoo studio, sotto un tombino può esserci l'ingresso di uno squat, al terzo piano di un palazzo c'è una cattedrale dove fanno musica classica contemporanea... e in realtà non c'è nemmeno bisogno di sapere troppo le cose, non è come Milano, dove tutto è sparso qua e là e senza macchina e senza conoscenze difficilmente scopri qualcosa. Qui basta camminare e ci sbatti contro...
BD: E' molto economica, circa la metà di Milano. E' molto viva, circa il quadruplo di Milano. Io e Stefania volevamo cambiare, come facciamo ogni 2-3 anni, per sentirci vivi. Da Milano siamo passati alla Lomellina, poi ancora a Milano, poi l'entroterra ligure, poi ancora Milano. Questa volta volevamo andare in una grande città estera. Esclusi gli USA per motivi politici, rimanevano Londra (troppo costosa e antipatica, e poi troppi Inglesi...), Parigi (non molto meglio di Milano in fondo), e Berlino, che ci è parsa la soluzione migliore.
CM: So che non è molto che vivi a Berlino ma hai già consigli o suggerimenti per costruire una sorta di percorso o mappa per chi voglia visitare la città dal punto di vista dell'arte e della musica contemporanea (locali, gallerie, negozi, etichette interessanti..)?
BD: Fondamentalmente tutta la vita artistica si svolge tra Mitte, Prenzlauerberg, Kreuzberg e Friederikshain. Sono quartieri confinanti che si girano tranquillamente in bici, a piedi o coi mezzi pubblici (che funzionano bene o male tutta la notte). Qui nascono di continuo locali, bar, gallerie, situazioni. Basta andare in giro e si trovano stimoli nei posti più incredibili. Nella soffitta di una casa può sorgere un tattoo studio, sotto un tombino può esserci l'ingresso di uno squat, al terzo piano di un palazzo c'è una cattedrale dove fanno musica classica contemporanea... e in realtà non c'è nemmeno bisogno di sapere troppo le cose, non è come Milano, dove tutto è sparso qua e là e senza macchina e senza conoscenze difficilmente scopri qualcosa. Qui basta camminare e ci sbatti contro...
CM: Finalmente si può iniziare a parlare di una scena internazionale italiana. tu con Ovo e Ronin, Fabrizio (Modonese Palumbo) con Larsen (r) xxl , gli Zu e le loro innumerevoli collaborazioni, i Jennifer Gentle con un contratto Sub Pop. Quali sono le tue sensazioni?
BD: C'è. C'è tanto. Ed è incredibile come i circuiti cosiddetti "alternativi" (CSOA, fanze e simili) non se ne stiano accorgendo, se ne accorge di più la stampaufficiale, se ne accorgono di più i locali, mentre le realtà antagoniste se ne stanno arroccate in un inspiegabile spirito reazionario fatto di reggae, skacore,street punk... sono cresciuto in un mondo (gli anni 80 in Italia) dove le realtà veramente alternative e vitali erano lì, nei posti occupati, nelle fanze fotocopiate...Faccio fatica ad abituarmi al fatto che non sia più così.
CM: Bruno, i tuoi cinque dischi per l'isola deserta?
BD: Reign in Blood, Scum, Ride The Lightning, Live After Death, Back In Black, Souls At Zero. Spero sia inutile citare gliautori. (ndcrown: ma per sicurezza lo faccio, nell'ordine: slayer - napalm death - metallica - iron maiden - ac/dc - neurosis.)
CM: Il concerto a cui hai assistito che non dimenticherai mai?
BD: Neurosis e Diamanda Galas.
CM: Stiamo apprezzando molto il nuovo album dei Ronin, cosa dobbiamo aspettarci dalla versione live? Verrà mantenuta l'atmosfera del disco?
BD: Il live e il disco sono due cose molto separate. Il disco è come una colonna sonora, ci sono pezzi cantati, strumenti come la sega , la tuba o il fagotto che non ciportiamo dal vivo per ovvi problemi logistico-economici. Dal vivo siamo un po' più "rock", formazione classica 2chitarre basso e batteria. E poi dipende dalla serata. Ci sono serate in cui la gente sta seduta e silenziosa, e allora il concerto prende una piega più intima. Ci sono serate in cui la gente fa casino e sta in piedi, e allora diventa un concerto "da rissa". I Ronin possono e vogliono suonare ovunque. Siamo Ronin mica per niente...
Grazie Calamaro Bruno
vi lasciamo con lo splendido video de "il galeone" (diretto da ericailcane, con amy denio alla voce) e ricordandovi che ovo suoneranno al bronson sabato 17 febbraio, mentre ronin venerdì 9 marzo (sempre al bronson) ed in questa occasione i calamari si occuperannno delle selezioni musicali pre e post concerto.
14 Comments:
l'intervista non mi soddisfa, o meglio, vorrei continuasse ancora ed ancora... la domanda ulteriore è dunque questa: a giudicare dai cinque dischi dell'isola deserta proveniamo da strade diverse, ma giungiamo entrambi allo stesso incrocio (come nell'iconografia del blues)! Ossia, mi manca il passaggio dagli AC/DC a Lemming dei Ronin... Come spiegarlo?
A presto grande capo Bruno...
beh press se non ti spieghi ac/dc figurarsi come ti spieghi slayer e napalm death.
credo che quell'isola deserta non sarebbe compatibile nemmeno col protocollo di kyoto.
ma io arrivo da un percorso simile per cui sta cosa riesco a digerirla.
di certo non avrei escluso gli entombed però
...credo che quell'isola fosse Muroroa, ed è per questo che i miei Brassens, Brel e Gainsbourg decisero di farla splendere, o brillare che dir si voglia!
...ma mi restano alcuni dubbi!
Ah, io su quell'isola ci starei da pascià. Se poi ci fossero anche delle botole nascoste...
beh press, l'oscurità ha mille volti e gira e rigira lo scopo è quello di scendere negli abissi più profondi, dove solo flebili vibrazioni si ripetono ad all'infinito senza soluzione di continuità ad accompagnare il riposo di cthulhu.
probabilmente sei sceso da un tombino diverso
puntualizzazione dai calamari rosa chiaro:
ericailcane is a one man band. it is not erica e/o il cane.
i legali dei Calamari certo si saranno già mossi in tal senso, ma nel caso.
...il nostro legale e agli arresti domiciliari in Congo!
Riccardo e Cappuccio attenzione!
Invitare i calamari a cena e dare buca millantando un virus intestinale non è elegante e tantomeno signorile!
Per contro il gran consiglio del lunedì ci vedrà al desco fra pochi minuti in compagnia di una zuppa di verdura rinforzata, un gulasch con gnocco di pane e patate cecoslovacco e poi sacher con panna e gelato, il tutto innaffiato da quel vino che ti fa scrivere dei rock single!
E poi grandi decisioni amorose da prendere...
ottima la citazione riguardo alla oramai non-alternatività delle realtà alternative.
sono profondamente daccordo.
riguardo alla sua isola deserta mi sembra che starebbe vicino al largo della Siberia!
Ora capisco questo vostra ostilità verso il mondo intero calamari! Siete nati dalle ceneri di un'assurda scena metal!! Capisco anche come mai il solo press possa parlare di "decisioni amorose" da prendere..troppo alti questi sentimenti per voi altri invece!!
press riesce a prendere al massimo una decisione per lustro.
venerdì veglieremo su micah. non mancare, condividi con noi le tue pene
un grazie ancora a Bruno per la disponibilità, l'amabilità etc etc, davvero ottimo!
Ottimo anche il fantastico Gulash di Press. Ieri sera ero a pezzi e quei due teneri boccincini di manzo mi hanno rimesso al mondo!
Che ne dite poi delle mia idea di imbottigliare il vino con l'etichetta dei calamari per le nostre cenette (e per fare qualche omaggio)?
Idea mia no.. diciamo copiata dal Bronson ok!
l'ultima grande decisione la presi nel giugno del 2001: mi sentii pronto ad affermare che un nuovo millennio era alle porte! fui accusato di negazionismo!
oggi dopo quasi un lustro son quasi pronto per l'ennesima grande rivelazione, ma per ora non ne ho la più pallida idea!
verso l'ora di pranzo sono stato prelevato da un elfo e da hank e trasportato verso un mondo parallelo... non credo che le parole possano in qualche modo descrivere la situazione vissuta!
solo Manser mi capisce e mi procura uno strappo al muscolo involontario...
l...a bottiglia da adorare è già in nostro possesso, non necessitiamo d'altro!
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