the road not taken
Two roads diverged in a yellow wood,
And sorry I could not travel both
And be one traveler, long I stood
And looked down one as far as I could
To where it bent in the undergrowth;
Then took the other, as just as fair,
And having perhaps the better claim,
Because it was grassy and wanted wear;
Though as for that the passing there
Had worn them really about the same,
And both that morning equally lay
In leaves no step had trodden black.
Oh, I kept the first for another day!
Yet knowing how way leads on to way,
I doubted if I should ever come back.
I shall be telling this with a sigh
Somewhere ages and ages hence:
Two roads diverged in a wood, and I—
I took the one less traveled by,
And that has made all the difference.
Robert Frost (1874–1963) from "Mountain Interval" (1920)
14 Comments:
we are back... on track
Avevo citato più o meno a memoria, e non c'è nulla di peggio dell'imprecisione! E intanto che verificavo ho ben pensato di postare...
Il finale, per esempio, l'avevo dimenticato...
And that has made all the difference!
Ottima citazione.
La scelta comporta responsabilità.
Una buona scelta dovrebbe essere compiuta nel corso di sette respiri.
Sette respiri, contare fino a dieci, attendere che finisca il tremore alle mani, il cuore rallenta e ho ritrovato la calma... eccomi pronto!
Madrigale a tre voci di Claudio Monteverdi (1567-1643), "Eccomi pronto ai baci!"
F.A.Q.:
- Robert Frost è parente di Jack Frost?
- L'opera di Robert Frost è permeata anch'essa da "atmosfere dolci degne dei Lambchop" (see the thread below, Mr. Crown, op.cit.)?
Robert è figlio di Jack, e lo si capisce dalle date e dalle lullabies che il padre fischiettava al piccolo. E poi se leggi i testi non possono che essere ispirati dal nostro. Di Mr.Crown terrei buona la prima impressione che ebbe di Modern Time: "Sembra Dylan che rifà una cover di Dylan!"
Della serie non c'è una seconda occasione per fare buona impressione la prima volta!
modern times... è come se 40anni dopo avesse rifatto lo stesso album. e finalmente i tempi vanno del suo passo... o qualcosa del genere.
Meglio direi che sembra Dylan che rifà Dylan: operazione squisitamente metadylaniana, dunque (come "Stardust Memories" di Woody Allen, fatte, va da sé, le debite proporzioni; nel senso, va da sé, che Woody Allen gli fa una pippa, a Dylan).
Quanto ai tempi, non so quanti sono ma gli consiglio caldamente di adeguarsi.
Quanto a Frost, non ne conosco l'opera: è lui il poeta che Dylan è stato accusato di aver "preso in prestito" (W eufemismo)?
Sì, qualcosa del genere... qualcosa di impreciso! Ma attenzione a parlare di Jack Frost in presenza di hank o di corda a casa dell'impiccato!
Ma i testi nel libretto si leggono male anche da te?
Beh, Dylan è sempre stato nebulosamente nitido, opacamente lucido e via ossimoreggiando. Il buon Tito Schipa jr. (figlio di cotanto padre e autore di sapide traduzioni dei suoi testi) diceva che, anche nei testi più drammatici, "Dylan sorride sempre, mozartianamente".
A proposito di testi, sono un po' sfuocati, si leggono bene qui: http://www.maggiesfarm.it/moderntimespreview2.htm
@hank: piano con le pippe di Woody a Bob. Cosa c'entrano l'uno con l'altro?
Ok che Bob ha diretto "Renaldo & Clara" (peraltro una palla clamorosa) e Woddy strimpella il clarinetto, ma fine lì. Lasciamo stare paragoni improponibili, please...
@Morphine: Woody Allen non è che un volgare menestrello ebreo...
@hank: guarda che so chi sei! Ti faccio avvelenare il Laphroaig...
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