Saturday, September 23, 2006

the road not taken


Two roads diverged in a yellow wood,
And sorry I could not travel both
And be one traveler, long I stood
And looked down one as far as I could
To where it bent in the undergrowth;

Then took the other, as just as fair,
And having perhaps the better claim,
Because it was grassy and wanted wear;
Though as for that the passing there
Had worn them really about the same,

And both that morning equally lay
In leaves no step had trodden black.
Oh, I kept the first for another day!
Yet knowing how way leads on to way,
I doubted if I should ever come back.

I shall be telling this with a sigh
Somewhere ages and ages hence:
Two roads diverged in a wood, and I—
I took the one less traveled by,
And that has made all the difference.

Robert Frost (1874–1963) from "Mountain Interval" (1920)

14 Comments:

Blogger _ said...

we are back... on track

4:54 AM  
Blogger pressapoco said...

Avevo citato più o meno a memoria, e non c'è nulla di peggio dell'imprecisione! E intanto che verificavo ho ben pensato di postare...
Il finale, per esempio, l'avevo dimenticato...

And that has made all the difference!

5:24 AM  
Anonymous Anonymous said...

Ottima citazione.
La scelta comporta responsabilità.
Una buona scelta dovrebbe essere compiuta nel corso di sette respiri.

2:36 AM  
Anonymous Anonymous said...

Sette respiri, contare fino a dieci, attendere che finisca il tremore alle mani, il cuore rallenta e ho ritrovato la calma... eccomi pronto!

5:43 AM  
Anonymous Anonymous said...

Madrigale a tre voci di Claudio Monteverdi (1567-1643), "Eccomi pronto ai baci!"

3:09 AM  
Anonymous Anonymous said...

F.A.Q.:

- Robert Frost è parente di Jack Frost?
- L'opera di Robert Frost è permeata anch'essa da "atmosfere dolci degne dei Lambchop" (see the thread below, Mr. Crown, op.cit.)?

4:49 AM  
Blogger pressapoco said...

Robert è figlio di Jack, e lo si capisce dalle date e dalle lullabies che il padre fischiettava al piccolo. E poi se leggi i testi non possono che essere ispirati dal nostro. Di Mr.Crown terrei buona la prima impressione che ebbe di Modern Time: "Sembra Dylan che rifà una cover di Dylan!"
Della serie non c'è una seconda occasione per fare buona impressione la prima volta!

8:01 AM  
Blogger _ said...

modern times... è come se 40anni dopo avesse rifatto lo stesso album. e finalmente i tempi vanno del suo passo... o qualcosa del genere.

8:19 AM  
Anonymous Anonymous said...

Meglio direi che sembra Dylan che rifà Dylan: operazione squisitamente metadylaniana, dunque (come "Stardust Memories" di Woody Allen, fatte, va da sé, le debite proporzioni; nel senso, va da sé, che Woody Allen gli fa una pippa, a Dylan).

Quanto ai tempi, non so quanti sono ma gli consiglio caldamente di adeguarsi.

Quanto a Frost, non ne conosco l'opera: è lui il poeta che Dylan è stato accusato di aver "preso in prestito" (W eufemismo)?

9:53 AM  
Blogger pressapoco said...

Sì, qualcosa del genere... qualcosa di impreciso! Ma attenzione a parlare di Jack Frost in presenza di hank o di corda a casa dell'impiccato!
Ma i testi nel libretto si leggono male anche da te?

9:55 AM  
Anonymous Anonymous said...

Beh, Dylan è sempre stato nebulosamente nitido, opacamente lucido e via ossimoreggiando. Il buon Tito Schipa jr. (figlio di cotanto padre e autore di sapide traduzioni dei suoi testi) diceva che, anche nei testi più drammatici, "Dylan sorride sempre, mozartianamente".

A proposito di testi, sono un po' sfuocati, si leggono bene qui: http://www.maggiesfarm.it/moderntimespreview2.htm

2:52 AM  
Blogger Morphine said...

@hank: piano con le pippe di Woody a Bob. Cosa c'entrano l'uno con l'altro?
Ok che Bob ha diretto "Renaldo & Clara" (peraltro una palla clamorosa) e Woddy strimpella il clarinetto, ma fine lì. Lasciamo stare paragoni improponibili, please...

7:28 AM  
Anonymous Anonymous said...

@Morphine: Woody Allen non è che un volgare menestrello ebreo...

8:37 AM  
Blogger Morphine said...

@hank: guarda che so chi sei! Ti faccio avvelenare il Laphroaig...

3:25 AM  

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