Friday, December 29, 2006

il verdetto

un anno di blog, un 2006 agli sgoccioli: è tempo di bilanci anche per i calamari.
il gran consiglio si è riunito e seppur con qualche difficoltà ha deliberato.
i migliori album del 2006 sono stati individuati, una ricerca lunga un anno, giorno per giorno, ascolto dopo ascolto, che trova oggi la sua rivelazione e sintesi

i calamari neri sono un ordine secolare che tradizionalmente suddivide le pubblicazioni discografiche in due categorie:
i maestri del nono arco volgarmente detti gli anziani e i cavalieri dell'aquila bianca , i giovani , le nuove leve.

il 2006 è stato l'anno dei vecchietti e anche se qualcuno ci ha lasciato le penne (james brown, ali farka tourè, syd barret) per molti altri è stato il colpo di coda, la mossa dello scorpione. il vecchio cash poi, ha regalato l'ultimo capolavoro appena prima del sipario.





i maestri del nono arco

johnny cash - american v
tom verlaine - songs and other things
bob dylan - modern times
markku peltola & Buster Keaton Tarkistaa Lännen Ja Idän
current 93 - black ships ate the sky
bert jansch - black swam
tom waits - orphans
scott walker - the drift
rene aubry - memoires du future
stuart staples - leaving songs





i cavalieri dell'aquila bianca

joanna newsom - ys
boduf songs - Lion Devours The Sun
brightblack morning light - s/t
bonnnie prince billy - the lettin' go
birdshow - lightning ghost
ramona cordova - the boy who floated freely
kill the vultures - the careless flame
the gentleman losers - s/t
micah p. hinson - and the opera circuit
six organs of admittance - the sun awakens


il gran consiglio:
mr.crown, pressapoco, morphine, dust

Sunday, December 24, 2006

black squids and cthulhu


letture consigliate:
"the dunwich horror" by h.p. lovecraft (il solitario di providence - l'antenato dei calamari)

"That is not dead which can eternal lie,
And with strange aeons even death may die."
h.p.l



painting by rachel at mechanicalcat

Thursday, December 21, 2006

Nehemiah Curtis "Skip" James

...c'è odore di zolfo tutto intorno, scricchiolii, corde di chitarra spezzate e c'è una voce acuta, strascicata e drammatica, ci sono accordi minori che sanguinano in un fingerpicking che penzola come un cappio ...e polvere agli incroci e sulle scarpe, bourbon e pantaloni lisi, devil got my woman e l'ospedale psichiatrico, una chitarra da 2 dollari e cinquanta cents!
nel gennaio del 1966, a 64 anni, entra in studio a new york per registrare Skip James: Today! per la vanguard. john fahey era il timido ragazzo che fece succedere tutto questo, tim buckley rimase incredulo, nick drake arriverà solo poco dopo! non possederlo è la dannazione, un disco dei calamari... ascoltatelo fra trent'anni per comprenderne un po' della sua grandezza!

Mississippi John Hurt and Skip James, Newport Folk Festival, 1964






Monday, December 18, 2006

live and let die


Il problema dell’eutanasia non mette in gioco il valore della “vita” che prolifera ovunque, ma il valore dell’individuo che, in certe condizioni, può non ritenersi più degno di sé, e può quindi sentirsi in diritto di decidere di porre fine alla sua esistenza quando questa ha assunto i tratti di un puro processo biologico che, grazie all’assistenza tecnica, procede nella sua anonima irreversibilità. Ma quando ci emanciperemo da questo grossolano materialismo che, affiancando la vita alle sorti della materia, ci espropria di quel che la vita ha significato per noi, dello stile che le abbiamo dato, dell’impronta che le abbiamo conferito, per consegnarci irrimediabilmente a quell’evento non nostro che è la morte organica? E perché i difensori della “sacralità della vita” ritengono che bisogna nascere solo come natura prevede e non come i progressi della tecnica medica oggi consentono al di là dei limiti della natura, e poi capovolgono il ragionamento quando si tratta di morire? Il risultato è che chi vuole figli e non li può avere secondo natura deve affogare in un mare di tristezza, e chi vuole morire secondo natura non lo può fare e deve prolungare la propria esistenza in un mare di tortura. E’ evidente, tanto per cambiare, che per l’immonda massa di ipocriti che regna su questo mondo disgraziato – ma soprattutto su questo paese disgraziato – (i vari teocon, teodem, centristi assortiti, cattointegralisti e cazzi vari) tristezza e tortura sono i veri capisaldi a sostegno della loro fottuta “sacralità della vita” in uno scenario dove il sadismo ha preso il posto del buon senso e, va detto, dell’amore. Merry Christmas.

Wednesday, December 13, 2006

It’s night time in the big city...

...con queste parole una voce sensuale femminile annuncia ogni settimana l'inizio del programma Theme Time Radio Hour sull'emittente satellitare XM. With your host Bob Dylan... e con queste introduce lo speaker! La notizia probabilmente ha già fatto tre volte il giro del mondo e la rinnovata vitalità senile di Zimmy sembra non volersi arrestare alle memorie e al film con Scorsese! Sono trasmissioni tematiche che scavano in profondità l'America attraverso le musiche della stessa, tesori pescati dalla memoria e dalla discoteca privata di Dylan. E vi assicuro che per farsi traghettare attraverso quel mare di anime non vi poteva essere figura carontica migliore. Perchè rimane intatta la magia della radio, il sogno degli spazi infiniti americani, le radici piantate dal folk e dal country, dalla musica nera e dal blues, quell'idea imprecisa che abbiamo noi al di qua dell'oceano! Le trasmissioni sono facilmente reperibili e le tracklist altrettanto presso i molti siti di fans. E' un po' come ritrovare la stele di Rosetta dell'American Music!
Provate ad ascoltare una di queste trasmissioni mentre guidate in auto di notte, e le strade sono pressochè deserte e bagnate da una pioggia leggera, provate ad abbandonarvi alla voce ruvida e polverosa di Dylan e solo per un momento provate a ricordarvi dove siete e dove state andando... non saprete rispondere, ma continuerete il viaggio!

Un infinito ringraziamento ad Hank

Sunday, December 10, 2006

era ora.

Augusto Pinochet e' morto. Aveva 91 anni.




sono arcinoti gli ottimi rapporti intercorsi tra papa giovanni paolo II , il cardinale sodano e la famiglia del dittatore.


per inutili testimonianze retoriche vi lascio alla sezione commenti

"god's away on business" - tom waits

nella foto:

Augusto Pinochet et le pape Jean-Paul II

Photo Fundacion Augusto Pinochet Ugarte

Wednesday, December 06, 2006

Ego te absolvo??


Si è resa cronaca ultimamente di come l’ultimo, e dunque unico, gestore di cinema d’essai (e in realtà di cinema tout court, visto che tutti i cinema del centro storico hanno dovuto chiudere bottega dopo l’apertura di una mostruosa multisala periferica che solo a passarci di fianco ti fa venire la depressione) ravennate sia stato sfrattato dalla sua sala storica di proiezione perché il proprietario di questa, la Sacra Romana Chiesa, non ha gradito la proiezione, sei mesi fa, non ieri, di un documentario su di un noto parlamentare della Repubblica Italiana, parlamentare a cui capita, oltre che essere comunista, di essere anche transessuale. E questo è troppo per la Sacra Romana Chiesa, è assolutamente inaccettabile – così ha protestato l’Unione degli Esercenti Cattolici – che in una sala di proprietà divina venga mostrato un documentario su un comunista e per di più tran-ses-su-a-le!!, ma stiamo scherzando? Poco importa che il documentario in questione sia stato presentato in alcuni dei maggiori festival cinematografici europei o che il parlamentare in questione sia un rappresentante del popolo italiano regolarmente eletto tramite votazione democratica, no!, la Sacra Romana Chiesa se ne sbatte del popolo italiano e delle sue assurde elezioni, la Sacra Romana Chiesa deve ergersi ad ultimo baluardo della moralità del popolo italiano, e questa è l’unica cosa che conta. Il signor Beo – questo il nome del proiezionista/gestore miscredente – può programmare qualsiasi tipo di film gli passi per la sua mente di ateo destabilizzatore di oneste famiglie cristiane, può programmare film intrisi di violenza, di sesso, ma mai e poi mai un documentario su un parlamentare comunista e transessuale. La Sacra Romana Chiesa è stata anche troppo indulgente negli ultimi secoli con gli infedeli (si è addirittura arrivati ad ammettere che Galileo Galilei aveva ragione, solo per calmare gli infedeli) ed è veramente ora di finirla, se no dove si andrà a parare. Ma ancora più attoniti lasciano le dichiarazioni dei maggiorenti ravennati, sindaco e assessori sparsi, tutti appartenenti alla cosiddetta sinistra, i quali, con fare tonitruante e coraggioso, affermano di augurarsi «che il cinema Jolly possa continuare la sua programmazione d’essai, imprescindibile per la città». Essi si augurano cioè, non che il signor Beo continui la programmazione, ma che il cinema continui ad esistere. Del signor Beo, che nel XXI secolo si trova a dover di nuovo subire la Santa Inquisizione di Sacra Romana Chiesa, ai maggiorenti, non gliene frega un beato cazzo. Che si fotta, il signor Beo, la sinistra illuminata mica può stare dietro ai problemi di chi si permette di offendere Iddio con i suoi documentari blasfemi. Ora, se c’è una cosa che davvero mi fa ribollire il sangue, una cosa che riesce a schiantare senza esitazione la mia pur scarsissima sopportazione del genere umano, questa è senz’altro l’atroce ipocrisia di Sacra Romana Chiesa, il suo inverecondo falso moralismo cresciuto nei secoli dei secoli sopra i più efferati stermini che la storia possa ricordare – penso al genocidio eseguito nel nome di Cristo Redentore delle popolazioni del Sudamerica nel XVI secolo, tanto per dire, alle Sacre Crociate, alla già citata Santissima Inquisizione, senza tralasciare i danni incalcolabili dovuti alla proibizione dell’uso di anticoncezionali presso le popolazioni dell’Africa sub-sahariana e le innumerevoli guerre di religione di cui ogni epoca è stata, è e sempre sarà costellata – per non parlare della mollezza dimostrata in occasione delle reiterate scoperte dei più biechi e sordidi intrallazzi immaginabili (vomitevole, la neutralità nei confronti del nazismo, tanto per gradire. Poi trasformatasi addirittura nella protezione bella e buona dei suoi più squisiti rappresentanti. Vomitevole, il coinvolgimento nello scandalo del Banco Ambrosiano, giusto per citarne poi uno a caso. Belle figure del cazzo, gli innumerevoli casi di porno-pedofilia esercitati dans tout le monde da priori, don e cappellani vari), mollezza talmente viscida e repellente che mai e poi mai io potrò in alcun modo stimare un rappresentante qualsivoglia di Sacra Romana Chiesa, né tanto meno potrò della summenzionata Unione degli Esercenti Cattolici, alla quale appiccherei volentieri le fiamme, non foss’io il codardo che in realtà sono. Fine.

Tuesday, December 05, 2006

costolette d'agnello


Calamari&friends presenzieranno in forze al concerto dei Lambchop all'Estragon.
Per chi non gioca a pallone l'appuntamento è alle 21 presso il S. N.

Friday, December 01, 2006

MONO


Stasera i Calamari Neri selezioneranno qualche traccia sonora al Bronson di Ravenna in occasione del concerto dei Mono. Siete tutti invitati a partecipare all'avvento.